Web Usability 2.0. L’usabilità che conta.

usabilità web

Per chi progetta interfacce grafiche web, l’usabilità è un parametro fondamentale da prendere in considerazione per realizzare un progetto realmente funzionale.

Jakob Nielsen, uno dei maggiori esperti internazionali sull’argomento, ha scritto,  insieme a Hoa Loranger, questo terzo capitolo delle saga sull’usabilità per il web, (Web Usability, 2001 e Homepage Usability, 2002) un volume di riferimento nel suo genere.

Sebbene datato 2006, il libro è ancora oggi un riferimento saldo e tutti i vari temi trattati risultano assolutamente attuali. Come suggerisce il buon Jakob:

In fin dei conti gli utenti visitano un sito web per il contenuto. Tutto il resto è solo scenografia. L’unico scopo del design è permettere ai visitatori di arrivare al contenuto.

Non si tratta dunque di tendenze del design ne di design fine a se stesso.

Oltre essere ricco di materiale interessante, il libro risulta essere impaginato in modo arioso e con i contenuti ben individuabili, grazie anche all’uso di note e iconografia che ne facilitano la fruizione.

Si parte dalle nozioni generali sull’usabilità per arrivare a parlare di come gli utenti interagiscono con il web, delle varie tipologie di interfacce e delle problematiche legate ad un loro uso scorretto, dell’architettura dell’informazione fino all’utilizzo degli elementi grafici e tipografici, della scrittura per il web e di come presentare al meglio i prodotti.

Ma quali sono le principali problematiche legate alla fruizione dei contenuti online? L’autore, dopo svariati test di usabilità sugli utenti, è in grado di affermare:

  • il 90% dei navigatori parte da un motore di ricerca quando cerca un’informazione e non sa con certezza dove trovarla;
  • il 37% dei navigatori fatica a raggiungere la pagina desiderata;
  • un terzo dei navigatori non riesce a ottenere il suo scopo durante la prima visita a un sito, ma ci riesce nelle visite successive;
  • l’importanza della home page è massima alla prima visita, poi decresce rapidamente;
  • le pagine interne sono il 60% delle pagine visitate per prime;
  • la permanenza di un navigatore su una pagina va dai 25 ai 60 secondi (in relazione al tipo di pagina e all’esperienza del navigatore);
  • il navigatore compie lo scorrimento verticale solo della metà delle pagine che lo richiedono, e raramente scorre una pagina per più di 2,3 schermate;
  • i link che non cambiano colore dopo essere stati visitati creano problemi al navigatore;
  • l’apertura di nuove finestre o di pop up dà fastidio al navigatore;
  • i navigatori desiderano adattare la visualizzazione del sito alle caratteristiche proprie e del proprio dispositivo.
  • un terzo dei navigatori non riesce a ottenere il suo scopo durante la prima visita a un sito, ma ci riesce nelle visite successive;
  • l’importanza della home page è massima alla prima visita, poi decresce rapidamente;
  • le pagine interne sono il 60% delle pagine visitate per prime;
  • la permanenza di un navigatore su una pagina va dai 25 ai 60 secondi (in relazione al tipo di pagina e all’esperienza del navigatore);
  • il navigatore compie lo scorrimento verticale solo della metà delle pagine che lo richiedono, e raramente scorre una pagina per più di 2,3 schermate;
  • i link che non cambiano colore dopo essere stati visitati creano problemi al navigatore;
  • l’apertura di nuove finestre o di pop up dà fastidio al navigatore
  • i navigatori desiderano adattare la visualizzazione del sito alle caratteristiche proprie e del proprio dispositivo.

Ecco quindi perché l’usabilità è un aspetto da non sottovalutare.

Consiglio la lettura, sia per chi volesse approfondire l’argomento che per chi si affaccia per la prima volta sul mondo delle progettazione web. Meglio partire con delle buone basi per evitare di commettere errori.




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