Stil life con unico punto luce e tecnica multiscatto
Non sempre per realizzare uno still-life sono necessarie costose attrezzature e svariati punti luce, l’importante è avere un idea ben precisa di cosa si vuole ottenere e una discreta conoscenza delle tecniche base di illuminazione e postproduzione.
Ho sottolineato l’importanza di avere un’idea ben precisa in testa perché reputo indispensabile prefissarsi il risultato che si vuole ottenere, in questo caso volevo giocare con la silhouette del contenitore e le sue cromie scure e monocromatiche, annegando il tutto in un’immagine low key.
Questa l’immagine finale.
Per realizzarla avevo a disposizione un flash sb600, un paio di piccoli pannelli di plexiglass bianco semitrasparenti usati come diffusori (di quelli che si trovano al Brico), un foglio di plexiglass trasparente per il riflesso (oppure una lastra di vetro, ma se ne può fare anche a meno) alla base del botticino e un cartoncino nero utilizzato per lo sfondo.
L’immagine finale è formata dall’unione in Photoshop di tre differenti scatti (multiscatto appunto), avrei potuto ottenere un risultato simile anche con un solo scatto ed un set adeguato, ma per (mia) comodità ho preferito procedere come segue.
Il primo scatto definisce i contorni laterali del botticino ed è stato ottenuto con la tecnica del “backlight” ovvero posizionando i due fogli di plexiglass bianchi ai lati del cartoncino di sfondo e illuminando il tutto con il flash in posizione posteriormente come da schema qui sotto.
Con il secondo scatto volevo dare tridimensionalitĂ al soggetto, per la realizzazione ho posizionando il flash a lato del botticino schermandolo con un foglio di plexiglass bianco. Rispetto al softbox, dove punto luce e diffusore hanno distanza fissa e l’unica variabile è la distanza dal soggetto, la soluzione punto luce e diffusore separati permette di dosare meglio l’intensitĂ della luce in base al risultato che si vuole ottenere, semplicemente distanziando il punto luce da diffusore.
Ho infine realizzato un ultimo scatto per avere la scritta ben visibile.
Per la fusione delle immagini ho utilizzato Photoshop e le maschere di livello, di seguito le screenshot del flusso di lavoro.
La maschera di livello è selezionabile dall’apposito pannello come segue.
Segnalo questo articolo dove avevo fatto accenno all’utilizzo di tale tecnica.
Nell’immagine di partenza si nota che ho sfocato e scurito ulteriormente il riflesso del botticino, questo per renderlo meno evidente e piĂą piacevole.
Avrei potuto realizzare un immagine efficace senza l’utilizzo di tale tecnica e con uno scatto singolo. Ad esempio l’immagine che segue è realizzata posizionando il flash sulla destra diffuso dal pannello di plexiglass bianco. Nessuna postproduzione.
Il risultato rende discretamente giustizia al soggetto anche se non è esattamente l’obbiettivo che avevo in mente.
Posto a titolo di esempio le due immagini affiancate (click per ingrandire).
Contenuto e immagini © Mario Tarello. Scrivi un commento o contattami per eventuali richieste o maggiori informazioni.
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